Testimonial

Ci sono bloggers, molto più letti di me, che ricevono a casa oggetti d’uso quotidiano. Elettrodomestici. Rasoi. Telefoni. Possono non parlarne. Possono parlarne obiettivamente. Possono diventarne testimonial. Tra l’altro, questo è un problema nel mondo dell’advertising. Mica è facile capire.

Se fossi un blogger molto più letto di me, anzi, se fossi un blogger, vorrei essere testimonial di questa cosa qua:

Da alcuni anni la Fondazione Teatro delle Muse di Ancona lavora all’interno della casa circondariale di Montacuto per portare ai detenuti l’opera lirica. Ogni anno, con un gruppo di detenuti, provenienti dalle varie sezioni del carcere, si ascolta l’opera, si riscrivono le scene e si prova a recitare una versione originale (qualcuno se la sente anche di intonare qualche motivetto)…Lo spettacolo purtroppo può essere messo in scena solo in carcere e quindi quest’anno si è deciso di scrivere un blog per dare un pò di voce all’esperienza che tutti, regista e “attori”, stanno vivendo.

Me la ha suggerita un’amica. C’è una ragazza, si chiama Simona, ha 32 anni, che si aggira nel carcere di Montacuto gestendo questa cosa della lirica tra i detenuti. Racconta tutto qui. Con una prosa originale, efficace. Curiosa.

Una volta che c’è qualcosa di buono. Ho iniziato a perdermi nei suoi post, tra i corridoi, le celle, i cancelli, le storie abbozzate dei detenuti.

Immagino sia importante seguirlo. Oltre che bello. Perché il carcere non dovrebbe essere vendetta, o emarginazione. E farsi accompagnare lì dentro da chi ci va per costruire un’opera lirica, per far recitare i detenuti, ci permette di comprendere meglio certe cose.

Vorrei essere un testimonial di questa cosa. Chissà se mi prendono.

Pamarasca

7 risposte a “Testimonial

  1. caro Paolo,
    temo proprio che tu sia appena diventato un Testimonial ufficiale del progetto.
    come ti senti?
    un po’ come Enzo Arbore? 🙂
    noi “Musi” siamo molto orgogliosi del tuo post odierno, grazie.
    ci hai rallegrato la mattinata!
    e presto, lo sapranno anche i ragazzi e gli uomini di Montacuto.
    parola di “Muse”

    • Grazie Livia, troppo buoni. Seguirò, per mio sincero interesse, il blog e naturalmente cercherò di diffonderne i contenuti. è davvero una bellissima iniziativa. cia a tutti, muse e musi
      p

  2. grazie ad entrambi da parte di
    Emanuele il timido
    Antonio il guascone
    Francesco OH poeta
    Raffaele il timido
    Gabriele lo spontaneo
    Adriano il molleggiato
    Franco il preciso
    Gustavo dagli azzurri
    Luca il pulito
    Vincenzo il baritono
    e poi ancora
    Miguel “my padre”
    Giuliano il mattatore
    Noah the king
    Eugenio il tassonomico
    Moez il dolce
    Paolo il serissimo
    e poi Nicola, Gaetano, Pasquale, Giuseppe, Thomas, Luca, Orlando, Vincenzo e Salvatore che non possono più stare con noi
    ah si poi il REGISTA..Luciano, il magro portatore di maglioni arancioni
    🙂

  3. grazie grazie grazie che eri tra gli occhi di oggi
    è stato bellissimo saperti lì
    e ringrazio tanto livia per la finestra che ha aperto con te
    grazie alla sua passione, al suo amore per le cose ben fatte mi insegna ogni giorno quanto è bello lottare per quello che si ama
    faccio fatica a scrivere il blog
    non sono molto brava
    ma sento quanto è importante che quello che si fa dentro, in quel luogo così marginale abbia del respiro fuori e ci metto tutte le energie nel farlo

    grazie per far parte di quel respiro

    • cara Simona, grazie a te – a voi – per un’esperienza che ancora mi cerca le parole dentro. E non leggo la fatica in quello che scrivi nel blog, ma piuttosto la partecipazione, l’essere quasi rapita entro quei confini angusti

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